Impianto

Roma

Nel Lazio ECOFER AMBIENTE Srl gestisce la discarica per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (fluff e altre frazioni), suddivisa in 3 invasi per complessivi 2.200.000 mc; di cui uno esaurito e in post gestione, uno in coltivazione (quasi in chiusura) e un terzo, di circa 900.000 mc, già predisposto per essere avviato a coltivazione (abbancamento dei rifiuti). Impianto realizzato secondo gli standard (criteri realizzativi) previsti dal D.Lgs. 36/03 per rifiuti pericolosi, pur ricevendo solo rifiuti non pericolosi.

CER trattati

L’impianto, pur essendo autorizzato a smaltire anche i codici pericolosi * 19 10 03 (frazioni leggere di frammentazione (fluff-light) e polveri, contenenti sostanze pericolose) e * 19 10 05 (altre frazioni, contenenti sostanze pericolose), per precisa politica aziendale non smaltisce tali codici; pur essendo l’impianto realizzato secondo gli standard necessari per accogliere anche i rifiuti pericolosi.


150.000

tonnellate all'anno

Quantità di rifiuti smaltiti

15

al giorno

Automezzi transitanti

6

-

Clienti


2006

-

Anno di apertura

2031

-

Chiusura prevista

Procedura di conferimentoAccettazione, ingresso impianto, scarico e uscita impianto

Controllo documentale in accettazione


All’ingresso dell’automezzo in discarica viene esaminata la conformità della documentazione di trasporto con le vigenti normative in materia di rifiuti, l’esistenza dell’omologazione per la specifica tipologia da conferire ed il possesso da parte del trasportatore della prescritta autorizzazione. In caso di mancanza di omologazione della specifica tipologia, di non conformità della documentazione di trasporto ai requisiti di legge o di assenza di autorizzazioni al trasporto dei mezzi utilizzati per il conferimento, il carico viene respinto al mittente.

Esame del carico


Se la verifica documentale dà esito positivo, si procede all’esame del carico qualora possibile, per verificare la corrispondenza al rifiuto omologato. Nel caso in cui si dovessero ravvisare dubbi sulla rispondenza del rifiuto all’omologa, o semplicemente come controllo a campione, vengono effettuati dei controlli analitici sui carichi in ingresso seguendo quanto riportato nell’apposita procedura (POI 08). Se l’esame del carico dà esito positivo si procede alla pesata.

Scarico dei rifiuti


L’automezzo sosta sulla bilancia per verificare il peso lordo, poi si reca nell’area della discarica in coltivazione ed effettua lo scarico dei rifiuti. Il personale addetto alla movimentazione dei rifiuti scaricati, prima della loro sistemazione finale, esegue un ulteriore controllo visivo del carico. Qualora venga riscontrata la presenza di materiale non idoneo, viene avvisato DTD. DTD esamina il materiale scaricato per verificare la rispondenza con il rifiuto omologato. In caso di non rispondenza con l’omologa, DTD dà disposizione per respingere il carico.

Uscita dell’automezzo


Effettuato lo scarico, viene effettuata la pulizia della parte inferiore del mezzo in un’apposita area attrezzata (ove necessaria). E’ vietata la pulizia del cassone dell’automezzo. Il mezzo in uscita sosta di nuovo sulla bilancia per la pesa della tara. Viene verificata in questo modo la rispondenza del peso indicato sul formulario di trasporto rifiuti con il carico effettivamente trasportato. Al conducente dell’automezzo viene consegnato il formulario di identificazione del rifiuto con l’apposizione del timbro di avvenuto conferimento.

Vantaggi ottenuti dalle comunità locali

Grazie alla realizzazione dell’impianto l’area, prima oggetto di abbandoni abusivi e incontrollati di rifiuti e altamente degradata, è stata totalmente bonificata; la manodopera è stata reclutata sul territorio e tutti i fornitori sono stati accuratamente selezionati secondo criteri di affidabilità e di forte legame col territorio stesso, in modo da generare sviluppo dell’economia locale.

  • Progetti sul territorio: da anni è in corso una collaborazione con un’associazione di volontari per la gestione del canile locale, canile dal quale sono stati adottati anche alcuni ex randagi.
  • Best practice: grazie a un processo di evapotraspirazione, le acque nere degli uffici sono smaltite in situ; sostituzione integrale del vecchio parco lampade con lampade a led di ultima generazione (migliore efficienza, minori consumi, minori impatti ambientali indiretti).
  • Tecnologie per la riduzione degli impatti sulle matrici ambientali: Impianto di depurazione del percolato con tecnologia a osmosi inversa, a doppio stadio. Grazie a tale impianto, il percolato viene smaltito evitando tutti i potenziali rischi correlati allo stoccaggio temporaneo nei serbatoi, in attesa del trasferimento  agli impianti autorizzati al trattamento, e tutti gli effetti indesiderati (traffico, consumi di carburante e conseguenti emissioni in atmosfera) legati alla movimentazione dei mezzi necessari per il trasporto verso gli impianti stessi.
  • Report Ambientale: redatto periodicamente, in occasione di variazioni significative (ultima redazione nel 2014). Redazione periodica del documento sulla “Politica Qualità e Ambiente”, in occasione degli aggiornamenti del SGA (Sistema di Gestione Ambientale).
  • Rinaturalizzazione dell’area in fase di gestione post operativa: progetti più articolati di riqualificazione sono in via di definizione, mancando ancora molto tempo alla fine del ciclo di vita dell’impianto.

Inoltre, Ecofer Ambiente, si è dotata di codice etico dal 2011 e collabora con Università d’eccellenza come: La Sapienza, Roma Tre e Università di Padova nel campo della ricerca per la tutela ambientale.